Le relazioni simboliche, si fondano sull’idea di fedeltà totale, ci si affida all’altro e si instaura un  rapporto assoluto di condivisione e somiglianza. La costruzione di un noi avviene mettendo vicini  i progetti, le intese, gli interessi, lo scambio sessuale; inserendo  dentro uno spazio condiviso gran parte di se e della propria vita. 

La coppia ideale è  complementare e simmetrica, svolge compiti precisi, si suddivide le responsabilità ed i  doveri. Ogni membro ha possibilità di emergere, mostrando le proprie qualità che vanno ad integrare le mancanze del proprio partner, raggiungendo cosi un piacevole equilibrio. 

Cosa succede però se la coppia non è idealmente suddivisa ?

 Funziona fino a quando il soggetto piu’ fragile accetta di essere  direzionato dall’altro. In questo tipo di coppia non esiste un confronto costruttivo che permette di crescere e di acquisire nuove competenze ed i partner sono costantemente in competizione.

Non necessariamente una coppia cosi fallisce, solo che, cresce poco.

I soggetti, da un punto di vista funzionale, hanno scarsa possibilità di crescere grazie all’altro. Le rigidità fanno da padroni, sia sul piano pratico che sul piano affettivo. 

Ma quali sono quei fattori che consentono alle coppie di essere funzionali ? Ne vediamo alcuni:

  • il potere e l’uguaglianza:  Le coppie riuscite sono quelle che mantengono una complementarietà rispetto ai compiti ed una leadership di coppia condivisa. Più lo squilibrio è enorme piu’ le coppie sono disfunzionali; ci sarà un tentativo di esercitare superiorità e dominanza. Se il potere non viene ben distribuito la coppia puo’ soffrire e possono insorgere sintomi a livello fisico e/o sessuale. 
  • adattabilità: riguarda l’equilibrio tra la struttura stabile della coppia e la capacità di rendersi flessibile ai cambiamenti della vita. I coniugi, impegnati nel lavoro e nella famiglia e dovendo rispondere alle richieste provenienti da entrambi le parti, per non soccombere come coppia, devono possedere una struttura ben salda ma riuscire al tempo stesso a far fronte anche crisi che possono insorgere, per cambiamenti inaspettati, essere  elastici .
  • coesione: le coppie sane riescono a trovare un equilibrio tra la vicinanza e la possibilità di esprimere le differenze individuali, separandosi. Si protegge la coppia, evitando la possibilità di intrusione.  Le coppie disfunzionali, sono quelle ad esempio, dove entrambi i partner lavorano e non passano del tempo insieme e che quando si ritrovano il  loro tempo si consuma non nel piacere ma nell’assolvimento dei doveri familiari ; quasi come se la loro vita fosse rappresentata da due treni in viaggio che scorrono su binari paralleli. 
  • comunicazione: affinché sia efficace occorre imparare a distinguere tra il conflitto, i bisogni ed i valori. I partner dovrebbero   confrontarsi in modo da prevenire i problemi, ad ascoltare empaticamente e inviare messaggi ottenendo l’attenzione dell’altro.
  • espressione delle emozioni: ogni coppia deve trovare una modalità comune di esprimere le emozioni. Esprimere i propri sentimenti significa identificare e poi dare voce alle proprie emozioni. Comunicare i propri bisogni significa pianificare in anticipo come chiedere “cosa vuoi” e essere assertivo rispetto a ciò, piuttosto che essere passivo o aggressivo. Essere abili in queste competenze migliora la propria relazione di coppia. Spesso ci si abitua a nascondere le proprie emozioni e di conseguenza a non comunicarle, a volte per motivi di natura familiare, l’educazione e le primissime esperienze di vita, a volte per valori culturali e sociali (basti pensare a come tutt’oggi sia denigrato l’uomo che mostra apertamente la sua tristezza).

La coppia, quindi puo’ essere salda e strutturata oppure fragile,  quella che  si perde. Quella dove i partner stanno insieme ma sono lontani,  un distacco, dovuto ad una molteplicità di fattori, ad esempio, il  distacco emotivo, oppure  quello sessuale. 

La coppia puo’ attraversare degli scossoni durante il suo ciclo vitale, cio’ quando attraversa cambiamenti importanti che le impongono la ricerca di un nuovo equilibro . In questi momenti puo’ capitare  di perdersi mostrando scarsa capacità  di adattamento. Ma la crisi non è una rovina, anzi è un momento evolutivo per ognuno di noi, apre alla confusione, al disordine, alla perdita di ruoli ed all’assunzione di nuovi comportamenti, ma quello che è piu’ importante è che è possibile uscire dalla crisi piu’ forti di prima e piu’ consapevoli di cosa significhi essere 

LA COPPIA.