Un aiuto per i genitori – Un esempio pratico di cosa viene affrontato nei corsi di parent training

“Tutti incolpano i genitori dei problemi dei giovani e di quelli che i giovani sembrano causare alla società. «È tutta colpa dei genitori»,

I genitori sono colpevoli  di aver prodotto una generazione di ingrati, di ribelli, di contestatori, di hippies, di pacifisti e di renitenti alla leva. 

Ma chi aiuta i genitori? Quanto impegno viene profuso nell’assisterli perché diventino più effi-caci nell’educare i figli? E in quali sedi un genitore può imparare quali sono i suoi errori e le possibilità alternative?

Si dà la colpa ai genitori, ma non ci si cura di educarli.” 

Efficace:  Di persona che riesce a ottenere gli effetti che desidera.

Il libro consiglia di abbandonare i modelli educativi tradizionali, incentrati su un presunto diritto/dovere ad utilizzare il “potere genitoriale”, per acquisire un nuovo modello di comportamento che fa proprie le tecniche operative dei consulenti e terapeuti professionisti. L’autore suggerisce di abbandonare l’idea di porsi in termini di vincita o perdita nei confronti del figlio.  Consiglia di abbandonare sia uno  stile autoritario sia quello del lasciar stare, per concentrarsi invece sul dialogo positivo, l’ascolto attivo per aiutare i figli a superare i problemi emotivi e comportamenti disfunzionali.

 Entrambe le modalità, infatti, seppur di segno opposto,  sono  diseducative perchè  non  rafforzano la capacità d’autorealizzazione e responsabilizzazione

Analizzando i modi impiegati dai genitori per rivolgersi ai propri figli, l’autore individua 12 risposte distruttive sistematicamente utilizzate da loro e che veicolano indiscriminatamente massaggi sostanzialmente negativi. 

Ovvero:

1) dare ordini, comandare;

2) mettere in guardia, minacciare;

3) esortare, moralizzare;

4) consigliare, suggerire;

5) insegnare, persuadere;

6) giudicare criticare, opporsi, biasimare;

7) elogiare, assecondare;

8) etichettare, ridicolizzare, umiliare;

9) interpretare diagnosticare, analizzare;

10) rassicurare, consolare;

11) inquisire, indagare;

12) minimizzare, distrarre, cambiare argomento.

Lo scopo  dell’intervento è, quindi,  rendere la famiglia capace di comunicare in modo costruttivo i loro pensieri per avere discussioni utili a risolvere problemi individuali e familiari.

Le abilità comunicative che ognuno di noi dovrebbe possedere sono 4 :

  • esprimere sentimenti positivi 
  • fare richieste in modo positivo 
  • esprimere sentimenti spiacevoli 
  • ascolto attivo e passivo

Esempi di cose fatte da un altro che ci possono far piacere

  • vestirsi con cura 
  • essere puntuale 
  • mostrare interesse 
  • fare il letto  
  • essere gentile 

Ogni volta che nostro figlio fa qualcosa di bello per noi, è importante anche rimandare il nostro sentimento positivo, incoraggiando di nuovo il gesto. 

Una comunicazione non direttiva e accettante, che offrendo comprensione, rispetto e calore conduca il figlio ad una sorta di alleanza , presupposto fondamentale per una significativa “crescita” della relazione. Se una persona si sente sinceramente accettata , compresa e non giudicata, l’altro puo’ diventare di grande aiuto . L’altro nella relazione puo’ quindi sentirsi sicuro di crescere e operare cambiamenti costruttivi, risolvere problemi, scoprire le proprie risorse e individuare i propri punti di forza.

Il tipo di ascolto puo’  essere passivo, cioè ascoltare senza parlare, incoraggiando con la comunicazione non verbale (sguardi, sorrisi ecc) il racconto. 

Un altro tipo di ascolto è quello attivo , dove il genitore con domande, riformula ciò che il figlio ha detto con lo scopo di farlo sentire compreso. 

Nei corsi di parent training vengono fatte simulate, esercizi , valutazioni e riflessioni su ognuna delle 4 componenti fondamentali e viene proposto un metodo di problem solving per risolvere conflitti .

“È uno di quei paradossi semplici ma bellissimi della vita: quando una persona sente di essere sinceramente accettata per quella che è, si sente libera di prendere in considerazione un possibile cambiamento, di pensare a una possibilità”

Per informazioni sul corso : Dott.ssa Barbara Calcinai , 328 7623328 

Liberamente tratto da Genitori Efficaci – Thomas Gordon –