DESIDERIO E AFFETTO NELLA COPPIA

Se ci avesse pensato con mente scevra da pregiudizi, sarebbe stata costretta a confessarsi che ciò che la teneva realmente attaccata a lui da tanti anni era la sensazione di calore e sicurezza che da sempre riusciva a trasmetterle. E, tuttavia, sentiva che non era abbastanza, che mancava qualcosa. Andavano molto d’accordo, condividevano tanti interessi che riempivano il loro tempo libero in maniera piacevole. Eppure, mancava qualcosa di fondamentale. Nel tempo, il desiderio, l’attrazione che lei aveva provato inizialmente per lui si era andato affievolendo. A voler essere onesta con sé stessa, l’attrazione sessuale non era stata neanche all’inizio della loro storia ciò che l’aveva spinta verso di lui; non che non lo trovasse di bell’aspetto, no, ma era stato proprio il suo modo di essere, così amorevole e gentile ad attrarla, non la sua avvenenza. E ora? Stavano insieme da anni, erano una coppia ben rodata con una vita soddisfacente e molti amici, ma mancava il brivido dell’eccitazione. Mancava il desiderio di strapparsi i vestiti di dosso, l’urgenza di fare l’amore, baciarsi con passione e trasporto… Avrebbe dovuto farsi un amante per soddisfare un desiderio fisico che non trovava sfogo? Quanto poteva andare ancora avanti una relazione con una routine sessuale così poco appagante?

Amore, inteso come affetto profondo e desiderio, inteso come attrazione fisica non corrispondono, anzi, si può dire che rispondono a bisogni diversi che l’individuo cerca di acquietare impegnandosi in una relazione romantica. In una relazione stabile, quando funziona, l’amore che i partner provano e si dimostrano l’un l’altro fornisce un senso di protezione e calore, di accudimento, che ricorda da vicino il legame di attaccamento che i piccoli instaurano con i loro caregiver. L’amore reciproco fornisce ai due partner la “base sicura”, il rifugio in cui trovare conforto e supporto nelle piccole e grandi sfide che la vita quotidiana ci mette davanti. Un buon livello di affetto reciproco permette alla relazione di mantenersi solida e stabile nel tempo. Ognuno dei due membri sente, infatti, che il proprio partner è un compagno di viaggio affidabile e su cui si può contare per aiuto, consigli e sostegno emotivo. Il desiderio, del resto, risponde a un bisogno del tutto diverso ma anch’esso urgente che vede protagonista l’attrazione fisica verso una o più persone e che ricerca una soddisfazione immediata per trovare sollievo. Se l’amore contribuisce a stabilizzare nel tempo una relazione, il desiderio, invece, la perturba, la rende incerta, invitando i due partner a guardarsi intorno, a cercare di soddisfare il bisogno di novità e rinnovata eccitazione con altri individui. Secondo l’antropologa Helen Fisher, oltre al sistema dell’attaccamento e del desiderio sessuale, ne esiste un altro: quello dell’innamoramento. Secondo la Fisher (2008), che ha condotto studi scientifici sul cervello delle persone innamorate, il sistema dell’innamoramento conduce l’individuo in uno stato di bisogno che è urgente da placare come la fame e la sete. La Fisher parla addirittura di “ossessione” e di “dipendenza”, che può essere un’esperienza fantastica quando le cose vanno bene, oppure dolorosissima quando si riceve un rifiuto categorico. Questi tre sistemi sono sempre in sintonia tra loro in uno stesso individuo? In realtà, secondo la Fisher, no, e questo è uno dei motivi per cui si tradisce il proprio partner. Voler bene a qualcuno, secondo l’antropologa, infatti, non mette al riparo dal cadere nella tentazione del tradimento, dal provare attrazione sessuale per un altro individuo, soprattutto se, come nella scena riportata più sopra, il desiderio per il proprio partner si è attenuato con il trascorrere del tempo. Secondo l’antropologa americana, esistono anche 4 diversi modi di comportamento associati alle relazioni romantiche: l’esploratore e il costruttore, che sono principalmente attratti da chi gli somiglia e il direttore e il negoziatore che, al contrario, si sentono più attratti da persone diverse da loro.

Le relazioni romantiche a lungo termine, quando sono ben funzionanti, assolvono allo scopo di garantire accudimento e sicurezza ai due membri della coppia e offrono la possibilità di fare e allevare dei figli con partner ritenuti affidabili. L’amore romantico è però un’ipoteca sul futuro e non offre garanzie di durata illimitata. Quando la vita a due sembra “non funzionare” o finisce per provocare sofferenza e disagio, è opportuno rivolgersi a un professionista qualificato per riannodare i fili che si sono sciolti e ripartire con una nuova e più profonda consapevolezza.

Riferimento sitografico

Fisher, H. (2008). Helen Fisher: The brain in love. TED.com  

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