Divorziare: quando la storia finisce davvero

… Un paio di valigie e qualche fotografia che nessuno avrebbe più guardato senza provare uno strano senso di attonito stupore erano tutto ciò che rimaneva di 10 anni, di una coppia che si era amata, che era cresciuta insieme e aveva costruito una famiglia, un nido tutto suo. Dieci anni di sogni, progetti e speranze erano naufragati miseramente e per sempre. Dieci anni che si dissolvevano nel vento dei ricordi da rinchiudere in una scatola da mettere in soffitta…

… Possibile che il tunnel della disperazione e della sofferenza, del caos interiore, delle incertezze, delle paure e della rabbia fosse talmente lungo da non riuscire a vedere la luce? Tutto sembrava senza senso: quello che era accaduto, lo sfasciarsi di tutta una vita, lo sgretolarsi di tutte quelle certezze così faticosamente costruite nel tempo. E poi… lo spettro della solitudine, lì in agguato… che ne sarebbe stato di lei? Sarebbe riuscita ad amare di nuovo, a fidarsi di nuovo, a costruire qaualcosa di nuovo?

Quando una coppia sposata decide di divorziare il caos emotivo può essere destabilizzante per entrambi. Un misto di sofferenza, rabbia e tristezza esplode e rompe gli argini, travolgendo tutto come un fiume in piena, svuotando ogni aspetto dell’esistenza di significato. I due ex coniugi possono sentire di vivere come in un sogno, in una sorta di automatismo, in cui le emozioni, pur travolgenti e destabilizzanti, anestetizzano le reazioni a ciò che sta avvenendo. Ogni tanto può farsi vivo anche un senso pungente di nostalgia per ciò che è stato e per ciò che avrebbe potuto essere ma non sarà mai. La confusione emotiva può essere davvero fonte di grande sofferenza. Il divorzio, anche quando consensuale, ha degli aspetti in comune con il lutto (Gambini, 2010): elaborare quello che viene vissuto come il “fallimento” di un progetto di vita a cui i due membri della coppia si sono dedicati per lungo tempo con impegno e passione è difficile e necessita di tempo. Il futuro assume un volto nebuloso. Sono tanti gli aspetti che vanno a impattare sulla serenità e sull’equilibrio di un individuo in caso di divorzio: si va dagli aspetti emotivi (sentirsi soli; sentirsi traditi, abbandonati, feriti; sentirsi in balia degli eventi, stanchi, sopraffatti, increduli), a quelli di carattere pratico (dove si andrà a vivere; come cambierà la propria routine e quella dei figli) a quelli di tipo economico (è necessario vendere la casa? Sarà possibile condurre lo stesso stile di vita?) a quelli, infine, di carattere relazionale (quali sono le amicizie su cui poter contare per un supporto emotivo o anche soltanto pratico?). Ogni situazione è diversa perché coinvolge persone diverse con differenti caratteristiche e risorse, ma, in ogni caso, un divorzio è sempre un evento critico che destabilizza profondamente tutte le parti coinvolte. La sensazione di dover ricominciare tutto “daccapo” può essere annichilente e bloccare nell’individuo quell’elaborazione dell’evento così necessaria per chiudere un capitolo della propria esistenza e guardare avanti con fiducia verso il prossimo. Non sempre e non per tutti è indolore l’allontanamento psicologico dall’ex partner, con il quale sono stati condivisi anni importanti, magari quelli della propria gioventù, e ricchi di esperienze, sogni, progetti ecc. 

Ancora più complessa la situazione dell’ex coniuge che prova rimpianto per le scelte fatte in passato (“Se non avessi smesso di lavorare per permettere a lui di fare carriera chissà dove sarei adesso; “Voleva dei figli e l’ho accontentata e ora guarda com’è finita…”; “Tutti i sacrifici per comprare questa maledetta casa, tutte quelle rinunce e ora dobbiamo venderla… se tornassi indietro farei altre scelte”), che ostacola il processo evolutivo dell’individuo, tenendo il suo sguardo bloccato su un passato immodificabile, invece che orientato verso un futuro tutto da costruire.

 Che fare, dunque, se il rimpianto, lo sconforto, la sofferenza e la tristezza prendono il sopravvento rischiando di farci sprofondare sempre più nelle sabbie mobili emotive della ruminazione? Cercare un terapeuta che si occupa di tematiche relazionali è il primo passo per aiutarsi ad affrontare in maniera propositiva l’esperienza dolorosa e destabilizzante del divorzio. Quando sono presenti figli minori, anche la Mediazione Familiare può essere un valido aiuto per trovare accordi negoziati con l’ex partner in vista di una nuova routine da costruire che tuteli gli interessi di tutti e, soprattutto, la serenità dei bambini e degli adolescenti.

Riferimenti bibliografici:

Bohannan, P. (1973). The six stations of divorce, in M.E. Lasswell (Ed), Marriage and Family.

Illinois: Scott & C.

Calcinai, B. & Savelli, L. (2024). Quando l’amore non basta. Le relazioni tra danno e cura. Roma: Alpes Italia.

Gambini, P. (2007). Psicologia della famiglia. La Prospettiva sistemico – relazionale. Milano: Franco Angeli.

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