Perché una terapia di coppia?
Può accadere che una coppia attraversi un momento di vulnerabilità che rende il legame tra i due partner più fragile e a rischio di spezzarsi. Le cause possono essere le più diverse: un lutto, un tradimento, il dissesto economico, la malattia di un figlio o di un genitore, la perdita del lavoro… Che fare in questi casi? Non sempre è possibile superare la crisi con le sole risorse dei due partner e allora può rivelarsi necessario intraprendere una terapia di coppia, in grado di “sbloccare” la coppia e riavviarne il naturale processo evolutivo.
Il ciclo evolutivo
Anche la coppia, infatti, proprio come il singolo individuo, ha un suo ciclo vitale: si forma dall’incontro di due persone che provengono da due ambienti diversi, si sviluppa nel tempo attraverso le cure e le attenzioni che i due partner le prodigano, si trasforma in base alla relazione che la sottende e alla sua evoluzione e può rischiare di spegnersi e morire se la relazione si cristallizza in una specifica fase, se la tensione tra i due membri si fa intollerabile, se la comunicazione si interrompe e i conflitti non sono adeguatamente gestiti. Ogni coppia, pur nella sua peculiarità, segue delle fasi di sviluppo comuni: all’inizio c’è la fase dell’innamoramento, in cui i due partner s’idealizzano a vicenda e vivono in simbiosi escludendo il resto del mondo; poi la coppia si stabilizza e profonde impegno nella costruzione di un progetto di vita (la convivenza, il matrimonio); a questo punto, spesso la coppia diventa una “famiglia con figli” e l’attenzione dei due partner è assorbita principalmente dalle cure per i figli piccoli. Quando i figli crescono e lasciano la casa familiare, la coppia si ritrova proprio come tale, riprogettando il proprio futuro (nuovi interessi, cura dei nipoti, nuove routine dopo il pensionamento, cura dei genitori anziani, nuove attività insieme).
In quale fase una coppia può entrare in crisi?
Ogni fase, se non ben elaborata, può portare a una crisi di coppia: si può scegliere di convivere o sposarsi soltanto se entrambi i partner hanno scelto l’impegno; la decisione di avere o non avere figli deve essere presa nel rispetto dei desideri e dei bisogni di tutti e due i membri della coppia; ci si ritrova come coppia quando i figli sono grandi soltanto se abbiamo la volontà di riprogettare una vita insieme ecc. A ogni passaggio da una fase all’altra può instaurarsi una crisi più o meno profonda.
È utile la terapia di coppia?
Lo è nel momento in cui i due partner in crisi sentono comunque di desiderare che le cose tornino a “funzionare”. In tal caso, una terapia di coppia è efficace per risolvere i conflitti, per sostenere i partner quando non sono in grado di comunicare bisogni e desideri che rischiano di rimanere inespressi; per riavviare una comunicazione rispettosa; per riscoprire le proprie risorse di coppia.
Chi viene in seduta?
Entrambi i partner che, con l’aiuto del terapeuta, sono incoraggiati a riflettere sulle loro modalità relazionali, sulle loro famiglie di origine, sui loro pensieri, sui loro sentimenti e sulle loro modalità comunicative.
I figli possono partecipare alla terapia?
Non in questo caso perché la terapia è rivolta ai due membri che formano la coppia. Tuttavia, un buon percorso di coppia avrà delle ricadute benefiche all’interno del nucleo familiare perché la tensione tra i due partner si allenterà e il clima familiare sarà più disteso.
La terapia di coppia è efficace?
Lo è se entrambi i partner sono intenzionati e motivati ad attuare un cambiamento nel loro modo di stare in relazione perché ritengono che la coppia abbia ancora un futuro.
Ogni quanto avvengono gli incontri?
Il percorso di una terapia di coppia prevede un incontro ogni 15 giorni, della durata di circa 1 h.
Per informazioni:
Immagini Pexels