Quale modo per comunicare?

“Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire “

Cerchiamo di prestare attenzione a quello che comunichiamo e a come lo comunichiamo perché le parole possono ferire

Virginia Satir, una nota psicoterapeuta, analizzò il modo di comunicare delle persone e ne osservò i tre principali stili:

1)ACCUSATORE: è deciso e penalizzante; non ascolta l’altro e impone il suo punto di vista. La postura è tesa e il tono della voce alto e sicuro. Gesticola con le mani e si esprime con l’indice puntato. In pratica, ha il classico atteggiamento di chi accusa un’altra persona senza porsi in accordo. La colpa è sempre degli altri e anche le parole chi accusa utilizzate sono di accusa. La sua risorsa è l’assertività.

2)PROPIZIATORE: si esprime sempre in accordo e tende a essere disponibile rispetto a quanto dice il suo interlocutore, esordendo con il “Sì”. È chiuso verso sé stesso, in posizione di raccolta, ha voce bassa e una respirazione lenta. Spesso interagisce con l’interlocutore, toccandolo. La sua comunicazione non verbale si esprime attraverso segnali di contenimento e utilizza le mani per esprimere.

3)SUPERLOGICO: utilizza la logica per mettere all’angolo il proprio interlocutore. Tende a usare moltissimo il “perché” come strumento di interrogazione e analisi. Ha una postura goffa perché controllata. La sua comunicazione non verbale esprime il segno del cerchio, “dell’Ok”, inscrivendo nell’aria delle circonferenze con le mani.

Il comportamento di un superlogico è rigido, autoritario e ogni suo gesto è razionale. Utilizza le argomentazioni logiche in maniera manipolativa. Il suo linguaggio è scelto con cura. “Perché lo hai fatto?”, “Non è logico quello che dici”, “Cerca di essere razionale ed obiettivo”. Le sue risorse sono l’intelletto e l’obiettività.

Cerchiamo di renderci consapevoli di quello che diciamo e di come lo diciamo “le parole pesano più delle pietre”