Il divorzio e la separazione rappresentano un importante momento di vita che coinvolge tutta la famiglia. Il dolore maggiore sembra essere provato da colui/ colei che subisce la decisione, tanto da essere paragonato ad un lutto nelle sue diverse fasi.

Robert Emery e David Sbarra, identificano tre emozioni principali che devono essere sperimentate per superare la condizione di profondo dolore:

  • amore , per la perdita e per la speranza che l’altro possa tornare, nel tentativo di negare quanto sta accadendo
  • rabbia a causa della frustrazione dovuta  alla  perdita e per  senso di tradimento sperimentato
  • tristezza per sentirsi profondamente soli ed abbandonanti

Queste tre intense emozioni se opportunamente vissute, elaborate, dovrebbero portare a raggiungere,  quello che Bohannan, definisce divorzio psicologico, ovvero all’accettazione dell’accaduto ed alla rinascita , con uno  sguardo positivo al futuro

Per le coppie che non riescono a raggiungere questa fase, Cigoli, introduce il concetto di legame disperante: per quei  coniugi che  nonostante tutto non riescono a lasciarsi andare e la paura di perdersi si trasforma in una lotta incessante che si trascina in tribunale e che coinvolge anche i figli in modo doloroso

Gli effetti delle separazioni  e dei divorzi sui figli sono molteplici e  dipendono anche dalle manipolazioni che i genitori adoperano per calmare le loro emozioni , la loro rabbia  e la loro aggressività , sortendo, in alcuni casi, effetti distruttivi nei confronti dei figli.

Spesso presi dai loro conflitti, i genitori iniziano battaglie legali per causare dolore e sofferenza all’atro, senza pensare che nel mezzo ci sono i figli.

Robert Emery distingue tre tipi di divorzio a cui corrispondono tre modalità comunicative differenti appartenenti ai genitori che ancora non si sono rivolti ad un professionista

  • divorzio cooperativo: si tratta di genitori che hanno protetto i figli dai conflitti e dalle ostilità. I problemi sono stati discussi in situazioni intime in cui hanno manifestato la loro rabbia, il loro dolore ed in generale  i loro sentimenti negativi. Sono genitori che riescono ad essere felici quando sono insieme perchè quello che condividono  ancora è l’amore per i figli . L’autore suggerisce di fare una comunicazione congiunta, seguendo uno schema concordato. L’importante è ricordare l’amore che si prova per i figli, mostrando non solo a parole , ma con i fatti, che è ancora possibile lavorare insieme e collaborare per il loro bene.  Non dimentichiamoci che la separazione causa dolore e sofferenza per tutti ed anche se l’atteggiamento tra di due ex coniugi è collaborativo, è importante concedersi e concedere ai loro figli, spazi per le  emozioni negative .
  •  divorzio distante: si tratta di quelle situazioni in cui i figli non sono stati coinvolti nelle liti e nei conflitti poiché i genitori, distanti tra di loro, hanno represso la loro rabbia ed il loro dolore. Si tratta di genitori che hanno difficoltà nel collaborare e cooperare , concentrati su di sé e sul bisogno di controllare e reprimere le loro emozioni. I figli dovrebbero sempre avere una visione dei fatti;  in questo caso, l’autore suggerisce di accordarsi  su un piano comunicativo e di interagire con i figli separatamente. Se non riescono ad accordarsi, è opportuno coinvolgere un mediatore. In coppie come queste l’obiettivo non è la cooperazione ma la ricerca di una strada congrua per entrambi che eviti l’interferenza nelle scelte dell’altro , con la giusta distanza
  •  divorzio ostile: si tratta di genitori logorati dalle loro emozioni negative, concentrati su di sé e sul proprio dolore tanto da non vedere l’altro , nemmeno il proprio il figlio.  Come potrebbero questi genitori  comunicare la notizia ai figli ? Vedere un terapeuta e  gestire le proprie emozioni sarebbe opportuno per affrontare il dolore della fine, del lutto di una separazione

I genitori che da soli sentono di non poter gestire il dolore e quello che vivono possono sempre rivolgersi a professionisti per essere sostenuti e supportati in questa delicata fase di vita