Il padre “destituito”

Il padre nella nostra società è offuscato, è destituito oppure si destituisce lui stesso. Ha perso autorità; siamo passati da una società nella quale il padre era idealizzato e riceveva attenzioni e onori ad una, in cui, la madre  è posta al centro,  ad una ancora dove nel mezzo abbiamo il bambino che polarizza tutte le attenzioni . 

Oggi, assistiamo a famiglie in cui il bambino è il genitore.
Sono le famiglie  genitorializzate”: si chiede al  figlio il suo parere, si consulta per le decisioni da  prendere. Le barriere ed i confini  tra le generazioni non ci sono piu’, sono sempre più fragili. I figli hanno bisogno di confini e di limiti e di sentire che ha tutto il suo tempo per superare le loro  paure  ed i loro  timori. 

La mancanza o l’indebolimento della figura paterna priva i membri della famiglia di un modello strutturale, saldo e funzionale . 

Il padre serve  ad estendere la relazione con la madre ed  ad inserire il terzo; ma serve anche stabilire la differenza tra i sessi nelle identità e nei legami. Ogni membro della famiglia ha un posto, assume ruoli e  svolge funzioni proprie. Se ricopre  una posizione differente, non  naturale, ha sempre bisogno del consenso degli altri. 

Se  invece, il padre sente di  non aver più   potere puo’ ricorrere ad un tentativo disperato di riprenderselo apparendo cosi dispotico.
Da lui ci si aspetta che sia capace di ascoltare, capire, orientarci ed assisterci. 

Il padre di oggi, soddisfa tutti questi bisogni con oggetti materiali che non servono totalmente a placare il senso di angoscia e smarrimento che il bambino prova. A lui forse mancano quelle soluzioni che serebbero state adeguate al suo desiderio. 

Cosa ci si aspetta da nostro padre ? Ci si aspetta che egli si identifichi con noi e sia capace di differire i suoi slanci pulsionali e di sublimarli. 

Il padre di oggi è troppo preso dalle angosce professionali che  riversa sulla famiglia .

 E’ proprio in questa dimensione che cerca di “restaurare il suo narcisismo “ e poiché ha il timore di non valere cerca di assumere tutti i ruoli possibili (fratello, mamma, amico ecc), tranne quello giusto.  Oppure, per esercitare il suo potere, si finge amico del figlio ed usa la seduzione per controllare meglio le dinamiche familiari. L’amico che racconta al figlio delle proprio prestazioni sessuali, che lo invita a vedere film pornografici. 

A cosa serve allora il padre secondo la lettura  dei legami familiari ?

  • a generare un terzo, che deve inserirsi nella diade madre – bambino. Il padre come generatore di vita e padre come compagno della madre. Il materno della madre serve a creare il paterno del padre e viceversa. La madre consente e permette al padre di svolgere o meno la sua funzione. 
  • il padre è colui che viene scelto come genitore dalla madre;
  • la funzione del padre viene esercitata secondo i miti familiari che ognuno di noi si porta dietro, un ruolo trigenerazionale

Il ruolo psicologico del padre è quello di rifornire affettivamente i figli attraverso le funzioni adulte al servizio del conflitto sano e vitale, delle passioni, della strutturazione della personalità e della crescita psicologica. Nel tempo egli dovrebbe garantire, grazie ad un buon rapporto coniugale, di superare il legame madre/figlio permettendo a questi di crescere e alla madre di recuperare altri aspetti della sua vita. Il padre è regista invisibile, egli ha qualità specifiche che riguardano la protezione, la capacità di infondere fiducia e sicurezza, di saper tenere e contenere e di esercitare un ruolo normativo e strutturante. Nell’arco del ciclo vitale è senza dubbio l’adolescenza, infatti, la fase in cui la funzione paterna esercita un compito importante in grado di favorire la nascita sociale dei figli non solo offrendo un’alternativa al rispecchiamento materno ma sostenendo, anche attraverso la frustrazione, un’organizzazione del pensiero e delle prove di realtà in quanto strumenti di separazione, distacco e autonomia. Il padre è fondamentale . 

Il padre destituito di Alberto Eiguer, 2005.