DONNE, UOMINI E L’ATTRAZIONE FISICA

Quasi sicuramente si trattava di una buona scelta: capelli folti, bella dentatura che metteva in risalto un sorriso smagliante, alto, spalle larghe e fianchi stretti, prestigiosa posizione lavorativa e stipendio adeguato alla posizione, maturo e calmo ma intraprendente, sicuro e oculato nelle scelte. Sembrava il partner perfetto con cui poter pensare di creare una famiglia, di mettere al mondo dei figli. Sarebbe stato un buon compagno e un buon padre.

Bella, affascinante e sensuale. Non troppo alta, vita stretta e fianchi sinuosi, occhi da cerbiatta con lunghe e folte ciglia scure a ombreggiare guance morbide e setose, una gran massa di lucenti capelli chiari ad ammantare le spalle rotonde. Simpatica e frizzante, ottima cuoca e lavoratrice seria… già s’immaginava una vita con lei, fatta di sesso allegro e appagante, risate e cene deliziose. Sarebbe stata una buona compagna e una buona madre.

Perché quando andiamo alla ricerca di un partner duraturo non ci orientiamo indiscriminatamente verso tutti i tipi di persone che possiamo incontrare o con cui entriamo in contatto? Al di là delle differenze individuali che indirizzano ognuno di noi verso alcune caratteristiche preferite (capelli e occhi chiari vs capelli e occhi scuri; esuberanza vs tranquillità ecc.), perché sembrano esistere comunque dei tratti distintivi che vengono scelti di preferenza dalla maggior parte delle persone a caccia di un partner e che sembrano, almeno parzialmente, ricalcare certi stereotipi legati all’avvenenza e all’attrazione? A questi quesiti risponde con molta chiarezza Buss (2016, p. 61) nel suo libro Psicologia Evoluzionistica: «Come risultato dei grandi benefici in termini riproduttivi e di sopravvivenza dei nostri antenati che sono stati avveduti nella scelta dei loro partner, si sono evoluti desideri specifici nella scelta del partner. In qualità di discendenti degli individui che hanno vinto alla lotteria evoluzionistica, gli esseri umani moderni hanno ereditato un insieme specifico di preferenze nella scelta dei loro partner.»

Secondo questa teoria le donne cercano solitamente un uomo che manifesti interesse nell’impegnarsi in una relazione duratura e stabile, che si dimostri seriamente interessato al rapporto e affidabile: nel lontano passato, infatti, scegliere come compagno un uomo poco affidabile o infedele avrebbe significato per la donna ritrovarsi a dover allevare la prole in solitudine, senza alcun aiuto e senza le più basilari risorse (cibo, rifugio, calore ecc.) su cui poter contare, cosa che avrebbe reso il suo compito pressoché impossibile. Seguendo Buss, altre caratteristiche importanti che le donne selezionano generalmente in uomo sarebbero: «prestanza fisica, ambizione, operosità, gentilezza, empatia, stabilità emotiva, intelligenza, abilità sociali, senso dell’umorismo, rete di parentela e status gerarchico.» (Buss, 2016, p. 64). A ben vedere si tratta di attributi di solito posseduti dall’uomo “di successo”, con una buona posizione sociale e una solida rete di amicizie e conoscenze, che garantiscono l’accesso alle risorse in vista di un investimento sui futuri figli della coppia. Riguardo, invece, alle caratteristiche fisiche che le donne prediligono in un uomo, secondo Buss, l’altezza, la buona forma fisica, le spalle larghe e i fianchi stretti sono tra i tratti più apprezzati, perché denotano capacità di protezione nei loro confronti e in quelli dei figli, nonché buona salute.

E gli uomini? Secondo la psicologia evoluzionistica da quali tipi di donne sono attratti? Buss ci dice che per certi aspetti anche gli uomini scelgono caratteristiche simili a quelle che prediligono le donne: la gentilezza, l’intelligenza, l’empatia, la buona salute e la condivisione di valori sono tratti importanti anche per l’uomo in cerca di una compagna stabile (Buss, 2016) e tuttavia sembrano esistere delle differenze tra i sessi riguardo ad altre caratteristiche. Se, infatti, in genere, la donna ricerca un uomo leggermente più grande di lei (secondo alcuni studi, tra i 2 e i 5 anni più grande, a seconda della cultura di appartenenza), di solito l’uomo predilige le donne più giovani. Secondo il modello evoluzionistico la giovane età della compagna non sarebbe una qualità apprezzabile in sé ma perché legata alla maggior fertilità. E per quanto riguarda le caratteristiche fisiche? Gli uomini non sembrano particolarmente interessati all’altezza della propria compagna, ma sono attratti dalle capigliature folte e lucenti, dai volti regolari, dalla vita stretta, dai fianchi morbidi e dalle gambe lunghe, tutti tratti che denotano buona salute, giovinezza e un buon potenziale riproduttivo (Buss, 2016). Infine, sembra che gli uomini diano più importanza all’avvenenza fisica della potenziale compagna di quanto non facciano le donne quando scelgono il proprio partner, il che sarebbe ancora una volta da riportare al potenziale riproduttivo e alla fertilità. Quanto fin qui detto non significa che le influenze culturali e ambientali o che le caratteristiche personali non abbiano alcun peso nelle preferenze di donne e uomini nella scelta di un partner a lungo termine, ma che sussistono degli «effetti dell’evoluzione» che influenzano inconsapevolmente le nostre inclinazioni e le nostre scelte.

Riferimento bibliografico:

Buss, D.M. (2016). Psicologia Evoluzionistica. Milano, Torino: Pearson.

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